Resilienze è il mio progetto artistico che divido con Caterina Fossati. Cos’è Resilienze?
Da quello che si legge, si vede, si ascolta in giro, c’è un generale senso di non futuro. Anzi. Non si tratta neanche più di senso ma di profonda convinzione che nulla possa veramente cambiare. Che il passato è stato, il presente non soddisfa e il futuro latita. Questo si respira anche nel mondo dell’arte dove pochi sono i segnali di modernità e di ricerca e molti quelli di stasi. Le opere “Stanno” come in un lunghissimo fermo immagine. Quasi che non ci fosse più voglia e soprattutto tempo per inventare, cambiare, rinnovare, essere di nuovo.
La nostra intenzione è proprio questa. Stimolare i giovani artisti a ripartire. A trovare il senso. A indagare la possibilità, a declinare di nuovo una qualche forma di futuro.
Il domani c’è. C’è per forza. Tocca solo esercitare di nuovo gli occhi a vederlo. Non sono le energie che mancano, manca il coraggio. Il fiato per andare. Per ritrovare un senso. Ciascuno il proprio. Non è detto che tutti debbano andare nella stessa direzione ed è proprio questo il bello. Dare di nuovo forma ai pensieri buoni. E poi non avere paura di sbagliare. Come canta Daniele Silvestri: “Perché con quello che succede in una storia come questa, non è che ti puoi chiedere se sia la strada giusta ad ogni angolo, ogni semaforo che c’è”. I problemi non si risolvono: si superano. Questo è il segreto. Provare a scavalcare il presente e ridare un senso al futuro.
Si chiede allora agli artisti di declinare il concetto di resilienza che è già usato in tantissimi campi. Resilienza in ingegneria significa la capacità di un materiale di resistere agli urti senza spezzarsi. In ecologia capacità dell’ecosistema di mantenere un equilibrio quando arriva un agente esterno e l’invenzione di strategie per ricostruirlo. In psicologia la capacità di affrontare le avversità, di superarle e di uscirne addirittura rinforzato e infine in geriatria capacità dell’anziano, molto malato e molto compromesso di salute di rispondere inaspettatamente alle cure….
In questo senso gli artisti hanno il compito di aiutarci a vedere di nuovo lontano, eliminando le nostre fottute cataratte e di ricominciare a indagare il possibile e i segnali di rinascita.
13 Dicembre 2015 /
Mostra bellissima! Aspetto la prossima. baci
14 Dicembre 2015 /
Di sicuro non ho capito niente ma il mio commentino lo lascio ugualmente…. insulso, inutile ma mi va di farlo…. lo sapevi che è proprio grazie al cicapui che è stato inventato il velcro? Sembra una cazzata ma pensa un po quanto e come viene usato…. ha risolto un sacco di problemi! Beh tutto ciò per dire che il nome che hai scelto è di buon auspicio non trovi? Brava Luciana andiamo avanti. …
14 Dicembre 2015 /
Non ho mai sentito parole più belle. E avrei voluto, e vorrei tutt’ora. Ho 18 anni e mi piacerebbe sentire che le persone che mi sono vicine la pensassero come te. Pensassero che ci sia una possibilità, e che fare l’artista non sia una perdita di tempo, che in quello che amo posso crederci, che ‘il domani c’è. C’è per forza.’ Io non mi arrendo. Non l’ho mai fatto neppure quando ero piú piccola. E ti dico grazie, perché queste parole danno speranza, forza a chi ha dei sogni e non vuole abbandonarli!
14 Dicembre 2015 /
http://www.dionico.com è il mio spazio per la mia resilienza, torinese di 33 anni in cerca di farmi comprendere da occhi puri.
Artista, dipingo il mio maestro Michelangelo Buonarroti.
Fabrizio
14 Dicembre 2015 /
http://popfilosofia.it/ è la mia prova di resilienza 2.0!
un luogo in cui mostrare come la filosofia sia nelle piccole cose!
ciao Luciana!!
15 Dicembre 2015 /
Ciao Anita,
manda qui: http://www.cicapui.it/dire-invia-il-tuo-progetto/ siete già in tantissimi ma leggerò tutto!
15 Dicembre 2015 /
Che dire? Resilienzia sì.
Ci provo da una vita: favole, testi da musicare, racconti, e un romanzo, del quale ti ho appena inviato la sinossi. Qualche riconoscimento, qualche proposta di pubblicazione non proprio conveniente e mai la resa. Che dire? Credo nelle mie idee e nella scrittura, a volte mi arrendo, mi fermo per qualche anno ma poi riprendo la penna. Stasera riprendo da te, coraggiosa non solo nel dire ma anche nel fare concreto. Con te ho riso, di cuore, perché ho sempre apprezzato l’interesse per il luogo comune, che non è una brutta parola, ma rappresenta semplicemente il pensiero della gente, quella che non trova facilmente luogo ufficiale per poterlo dire.
15 Dicembre 2015 /
Ciao Rita, hai mandato tutto qui: http://www.cicapui.it/dire-invia-il-tuo-progetto/ ?
Siete in tantissimi… ma un po’ alla volta vi leggo
15 Dicembre 2015 /
Vorrei regalarti una fiaba scritta dame.. per i bambini che vuoi, ma anche per i più grandi. Così, per ricambiare la simpatia e lo stile torinese, che mi emoziona, mi rallegra, per il mio sentirmi rappresentata. Non sono una giovincella, potrei quasi esserti mamma, ma il mio spirito è molto vicino al tuo sentimento dell’anima.
Poi, ho frequentato le elementari alla Nicolò Tommaseo… un filo conduttore importante per me, contiene i miei ricordi più belli, per u variata serie di motivi.
Grazie Lucianina, per quei minuti di espiro torinese condiviso.
Se vuoi, ti mando u link è quello della favola… se ahi tempo ascoltalo, mi sembrerà di averti parlato.
Buon Natale a te e a chi ti vuole bene (potrebbe non essere così?)e, se permetti, un abbraccio.
https://www.youtube.com/watch?v=yuOOxG8JoFg
15 Dicembre 2015 /
Perdona gli errori di battitura… sono la mia angoscia… mi perseguitano e li vedo sempre dopo… gli anni incombono. Grazie.
15 Dicembre 2015 /
…eh Luisa non preoccuparti!
Scrivere al tablet non è proprio come scrivere a penna, io sto imparando adesso.
Leggerò la tua Fiaba!
15 Dicembre 2015 /
Complimenti lucianina, hai dato una risposta a tutte le mie insistenze…. su instagram ti chiedevo del mio sogno e con ciò che fai con Cicapui hai dato una grande risposta, grazie Lucianina e perdonami tanto… davvero!!! ❤❤❤??? Invio il mio progetto!!! ???
16 Dicembre 2015 /
Da grande amante (e un po’ anche “studiosa”) di arte mi dispiace tantissimo non aver fatto in tempo a visitare questa tua mostra. Ho visto il video e alcune immagini e sembra davvero interessante.
Spero che in futuro ci saranno altri tuoi progetti simili e farò di tutto per riuscire a vederli stavolta.
16 Dicembre 2015 /
http://youtu.be/uqF9ZLp8WCY
Da parte mia posso orgogliosamente affermare d’essere stata ‘baciata’ dal concetto di resilienza e son davvero felice di essere stata in grado non solo di sopportate il peso di situazioni non facili, ma anche di trasformarle in qualcosa di positivo, bello e soprattutto utile per chi necessiti di un supporto morale.
Ho quindi – come si dice – trasformato il piombo in oro, e da questa alchimia e’ nata la mia raccolta di poesie “Le ginocchia sbucciate” L’Harmattan Italia editore.
E in piu’ – a supporto di chi non sa o non puo’ parlare – ho creato questo video in b/n per combattere la violenza, non solo fisica ma anche psicologica, che molte donne subiscono in silenzio.
E quindi anche in questo video la resilienza e’ fondamentale in quanto presa di coscienza e acquisita consapevolezza che porta alla liberazione, a spezzare le catene, a rinascere.
Maria Grazia Casagrande
16 Dicembre 2015 /
“Il domani c’è. C’è per forza. Tocca solo esercitare di nuovo gli occhi a vederlo. Non sono le energie che mancano, manca il coraggio.”
Niente di più vero. Spesso ci scoraggiamo, sembra tutto così scontato e già deciso, invece manca solo un pizzico di coraggio per cambiare le cose.
Le tue parole sono sempre di incoraggiamento e di stimolo a fare meglio, per questo ascoltarti o leggerti porta serenità nelle mie giornate. <3
Purtroppo la tua mostra non sono riuscita a vederla, conto nella prossima, farò di tutto per esserci.
16 Dicembre 2015 /
Che bella parola, “Resilienza”!
Queste tue parole mi hanno rincuorata…grazie
Rincorro i miei sogni e non mollo…lo devo a me, prima di tutto.
5 Marzo 2016 /
Grazie davvero per questo messaggio di fiducia,
7 Marzo 2016 /
Carissima Luciana,
ti faccio i miei complimenti per la tua generosa iniziativa.
Condivido il tuo amore per l’arte e credo che la creativitá e l’espressione artistica sia un antidoto al conformismo, all’appiattimento delle idee e all’abbrutimento interiore.
In fondo la nostra resilienza non nasce anche dalla nostra capacitá di costruire ponti tra il visibile e l’invisibile, di vedere oltre e altro al di lá di ciò che ci appare? …
E oggi piú che mai sappiamo quanto abbiamo bisogno di alimentare in ognuno di noi i semi della speranza, della armonia e delle possibilitá.
Grazie, dunque!
Un abbraccio, Giò