I soldi sono importanti, ma c’è un limite a tutto. Una cosa che non capisco, ad esempio, è questa moda dei calciatori di fare la pubblicità del gioco d’azzardo. Io dico… se c’è una categoria che arriva a fine mese con una certa tranquillità, è quella dei calciatori. Ma è proprio il caso di andare a pubblicizzare una malattia? In Italia si stima ci sia un milione di persone che soffre di ludopatia, che passa le giornate a giocare al poker online. Ma è una roba pazzesca. Io capisco tu fai uno spot qualsiasi, sei una persona nota. L’ho fatto anch’io… è giusto. Ma falla di un dentifricio, di uno yogurt, di una soletta per togliere la puzza dei piedi che rientra anche nel tuo ambito professionale. Ma non di una roba che devasta la vita di migliaia di famiglie e la vita di migliaia di persone. Come dire, vabbè allora perché non fai la pubblicità delle verruche? La questione che poi a me fa specie è che dicono, noi chiamiamo i calciatori perché sono un bel simbolo. Appunto! I calciatori sono dei modelli buoni, di gente che si fa il mazzo, che suda, che lavora… modelli positivi. Dice… perché il calciatore rappresenta il gioco! Ho capito, ma il gioco è una cosa, il gioco d’azzardo è ben diverso. Una malattia. E poi loro sono paraculi perché negli spot poi mettono…. “Gioca Responsabilmente!” Come dire… “Schiantatevi ma lentamente”… “Sparatevi ma con un calibro piccolo”… “Ciupate ma fate veloce”. Cosa vuol dire?
Ho letto che nel 2016 il giro d’affari del gioco d’azzardo in Italia è stato di 88 miliardi di euro. In 20 anni si è ottuplicato. E la cosa paradossale è che lo Stato ci guadagna. Guadagna sulle sigarette, sul gioco d’azzardo, manca solo che ci sia il monopolio dell’evasione fiscale e dello spaccio di droga, e poi abbiamo fatto l’en plein. Io come testimonial prenderei uno sfigato, e direi… guarda che cosa si diventa se si esagera? Tra l’altro per le sigarette stiamo facendo proprio questo. Non è che sui pacchetti di sigarette stiamo mettendo uno che fuma il kalumè e dice… schiantati, spippa dalla mattina alla sera, vedi come stai bene, ma fuma responsabilmente. Anzi adesso ci sono delle foto truculente, horror. Se vai in tabaccheria, ti aspetti che il tabaccaio esca con la falce e la maschera di zombi. Non si cerca più le sigarette come marca… “Scusi, mi può dare un pacchetto di enfisema da dieci”… “Ma no abbiamo solo quello dell’impotenza sessuale”… “No no, smetto di fumare, lasci perdere”.
Parliamo di Bud sex…
Adesso spostiamoci in America, terra di grandi spazi e di grandi minchiate. C’è uno studio condotto dall’Università dell’Oregon, da un certo Sig. Tony Silva, che ha identificato una nuova categoria sessuale. Oltre che di eterosessuali, omosessuali, bisessuali, transessuali, lui parla di una nuova categoria Bud sex. Dove sex sta per sesso, bud sta per tipo nel senso di amico. Quindi sesso con l’amico. Praticamente quando si fa del Bud sex, uomini eterosessuali fanno sesso con altri uomini eterosessuali. Ad esempio se Fabio che è eterosessuale decidesse di fare l’amore con Pupo… tra l’altro stando molto attento a non farsi male perché di Pupo lo sappiamo tutti… è proprio il re dei galippi. Facciamo un altro esempio… se Fabio preso da libido violenta volesse fare l’amore con Amadeus eterosessuale anche lui, farebbe del grande Bud sex. Questa cosa a Fabio interessa, perché ho visto come guardava il maestro Vessicchio. Succede quindi che questi maschi eterosessuali, non per piacere ma per necessità… a volte invece dell’hot-dog hanno necessità di un altro wurstel. E dove si trovano questi uomini che fanno molto Bud sex? In zone prevalentemente rurali. Dove hanno magari la moglie, ma ad un certo punto hanno bisogno di soddisfare degli impulsi che altrimenti non avrebbero occasione di soddisfare. Anche Yoghi e Bubu secondo me ci hanno pensato al parco di Yellow. Infatti Yoghi ha solo la cravatta e basta, senza mutande, perché si vede che voleva già mettersi avanti con il lavoro. Questi maschi rudi con le balle quindi dopo un po’ non spostano solo quelle di fieno, e quando catturano degli uccelli non sempre li fanno arrosto. D’altronde c’è anche da comprenderlo. Dopo anni che vedi sempre pannocchie e fieno o ti fidanzi con una mucca frisona o ti leghi al primo cowboy di passaggio. Come nella pubblicità della Coca Cola il tipo che si innamorava della segretaria, lì invece della segretaria ti innamori del magazziniere con il muletto che è sposato, con tre figli ed è un marito amorevole. D’altronde in passato in queste lande desolate, anche John Wayne magari un pensierino l’ha fatto. Non a caso il primo fumetto di Tex Willer si intitolava “La Mano Rossa” che la dice lunghissima sulla solitudine. Poi la cosa bella, dice Tony Silva, che il sesso tra eterosessuali non ha bisogno di tante smancerie. Perché invece di portare le rose basta portare una bottiglia di Lambrusco. Oppure dopo non c’è bisogno di giurarsi amore eterno. Magari ci si presta il trapano o la chiave del 13. Secondo me quindi per classificare se è Bud sex o omosessuale, bisogna capire quanto la zona è rurale. Se lo fai nelle montagne rocciose è sicuramente Bud Sex, se lo fai a piazza Navona è Gay. Alla Venaria a Torino però non riesci a capire, perché è di fianco al parco delle mandrie ma anche vicino alle case. Oppure nel lido di Venezia d’inverno se Cuperlo e Padellaro si guardano con occhi dolci non sai bene. La nuova moda sarà i geometri in ufficio che si guardano e dicono: “Geomotra lei non mi piace per niente. Ma abbia pazienza non lo faccio per piacere, ma per pura necessità”.
23 Gennaio 2017 /
Fabio era meno scandalizzato del solito dalla notizia balenga… secondo me davvero gli interessa Vessicchio ?
Il pezzo sul gioco d’azzardo meraviglioso, brava! ??
23 Gennaio 2017 /
Grandissima Lucianina era ora che qualcuno parlasse dei calciatori che pubblicizzano il gioco d’azzardo. I calciatori sono un esempio positivo per bambini e ragazzi ed è scandaloso che li vedano in queste pubblicità!
Col Bud sex mi hai fatto molto ridere!?
Bravissima! ?????
23 Gennaio 2017 /
Bud sex ahahhaha Fabio e Pupo. Fabio e Amadeus. ????? Non potevi usare parole migliori, per quanto riguarda il pezzo sul gioco d’azzardo, sei eccezionale veramente!❤
24 Gennaio 2017 /
c’è chi ha frainteso e ha tentato di far sesso infilandosi una bottiglia di birra (bud)…poi chi si aiuta con la mousse al cioccolato (budino sex)…in Friuli c’è anche chi fa bUdine sex….chi lo fa nei Budda bar..chi lo fa in maniera tradizionale, bed sex
Come si suol dire va bene tutto, pure Bud sex basta che non sia Bad sex…?
Quando posso iniziare a scriverti qualcosa? 🙂
Ciao
Bruno
24 Gennaio 2017 /
Sul gioco d’azzardo ????????????!!! Condivido in pieno… anche perché in questo periodo così di crisi questi giochi e gli spot si moltiplicano… illudendo ancora di più le persone! Nessuno Stato dovrebbe lucrare su questo!
La domanda a Marzullo è stata il ?????? , ero sul divano a momenti mi strozzo con la camomilla dalle risate!!!! Un abbraccio! ❤
24 Gennaio 2017 /
Purtroppo le persone che hanno problemi con il gioco d’azzardo sono molte di più. Ti lascio il di un mio articolo dove cerco di chiarire alla gente questa enorme falsità circa il milione di malati. Per quanto riguarda Totti invece, ti “copio e incollo una mia poesia/lettera. Chissà che tu non voglia leggerla in trasmissione 🙂 Buona lettura e ancora grazie per il tuo intervento dell’altra sera… Riccardo Sanna
http://iogiocopulito.ilfattoquotidiano.it/scommesse-dati-aams-con-il-gioco-si-perde-sempre/
LETTERA A FRANCESCO TOTTI
A Francé, da’ retta a me,
vatt’a fa ‘n giro nei vari SerT.
Valla a veda, co’ l’occhi tua,
quanta vita se ne va via.
Gente sola, disperata, disillusa,
mor’ammazzata.
Sguardi sparsi a raccoje i pezzi,
che cor “gioco” se so’ persi.
Senti le voci, tremolanti,
ascolta ‘e storie e fatte i conti.
Guarda ‘e lacrime, ‘a disperazione,
regazzini senza più còre.
Forse a te nun t’hanno detto
ch’er “10&Lotto” è uguale ar resto,
o forse tu, nun ce lo sai
che de guarì nun se po’ mai.
A me dirai: “so’ cazzi loro,
pe’ ‘sta manfrina nun vojo er còro.
E si lo faccio so’ affari mia,
ognuno è re in casa sua”.
Io nun te posso dà tutti i torti,
ma almeno pensa a li risvorti,
de chi te vede in allegria
e poi se sfonna de nostalgia.
Magara a te, piace “giocà”,
ma fallo solo, nun t’allargà,
perché si tu lo dici ar monno,
ce vòle n’attimo che se va’afonno.
Perché ‘r problema,
caro Francesco,
è dipendenza, fòco dantesco.
So’ l’usurai e la vergogna,
le ricadute dentro a ‘na fogna,
fatta de sorci, zoccole e guai,
e poi de morte, sorrisi mai.
Tu c’hai li sòrdi, ‘na vita aggiata,
a che te serve s’artra magnata?
Te stanno a chiede, da ormai più parti,
si pe’ piacere ‘sta linea stacchi.
O almeno parla, dì quarcosa,
che nun sia ‘n nummero pe’ fa ‘na prosa.
Vatte a fa ‘n giro, da’ retta a me,
respira ‘r pianto e poi fa te…