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Cicapui

Cicapui

di Luciana Littizzetto

Come te nessuno mai: elogio della diversità

Novembre 2nd, 2017 | Alziamo il Sipario

Come te nessuno mai: elogio della diversità

Mi sono rotta con questa storia che bisogna essere sempre tutti uguali, belli perfetti, alti… con un sorriso bianchissimo e tutti i denti bianchi come dei Tic tac. E chi non lo è? Chi non lo è deve sentirsi una merda! Chi magari ha le tette piccole, il naso storto e le labbra sottili si sente sbagliato e si rifà! Vedrai tra dieci anni… tra dieci anni saremo tutti uguali, tutti identici. Toccherà poi andare dal chirurgo estetico e dire: “Senta… mi può spaccare il naso cortesemente? Voglio averlo un po’ storto per darmi quel tocco di diversità”…. “Guardi. Ho le tette della quarta, me le fa della prima scarsa? Perché sa le quarte ce le hanno tutti. Mi fa le tette di un gatto maschio per piacere?”.

Secondo me la bellezza non vuol dire essere perfetti, ma vuol dire essere armonici dentro e fuori. Accettarsi per quel che si è. Lo dico per tutti i ragazzi che patiscono a scuola e tra gli amici, quelli che sono spesso vittima dei bulli. Ho una lettera per voi..

Cara Francesca, Alessia, Cecilia, Rosa, Martina… e poi aggiungete voi. Caro Mattia, Alberto, Riccardo, Filippo, Osvaldo, Mimmo e Fred… e poi aggiungete voi. Può capitare che in certi periodi della vita uno si senta fragile, si senta come le barrette ai frutti di bosco… che basta un niente a frantumarle. È normale. È assolutamente umano. Viviamo in un tempo fetente che ci vuole sempre al top, fichissimi, intelligentissimi, bravissimi a scuola, amatissimi… e anche pieni di like. Capirai?!

E se invece non sei così bella? Se sei tonda e gentile come la Nocciola delle Langhe… e nessuno ti guarda? Se c’hai sempre qualche brufolo pellegrino che fa il cammino di Compostela sulla fronte? Se la tua caviglia non è stretta come il cervello di chi ti critica? Se vivi nella vita reale e non  vivi in Photoshop? E tu invece? Tu invece che sei maschio e ti senti medusa. Che non sei alto 1,90mt, che non hai settemila muscoli che ballano sotto la maglietta… e quando giochi al calcio sembri un po’ il Gabibbo. Tu che porti la stessa felpa da un mese, perché solo con quella ti senti un po’ corazzato. Che porti i capelli lunghi fino al naso così non si vede che ogni tanto piangi. Che devi fare? Nulla devi fare. Nulla. Solo lasciarti crescere in pace. Amarti… questo si.

Perché la gente non sa quante cose belle ci sono dentro di te… è per quello che ti tormenta. Ma guardali… guardali! Vale la pena dar retta alle stronzate che dicono? Sono budini. Budini che si credono torroni. Solo tu sai quanto vali. Sei diverso? Minchia… Evviva! Vuol dire che sei un pezzo unico e originale. Come te nessuno mai. Io questo ho imparato con il tempo. A diventare un po’ speleologi di se stessi, tipo palombari. Solo quelli lo fanno nel mare. Tu ti metti lì e cominci a scavare… e ti ascolti.

Il tuo cuore è una conchiglia, se lo ascolti bene si sente un sacco di roba. Si sentono le onde, le maree, le burrasche, le bonacce… si sentono gli slanci del tuo cuore e le paure mescolate alle tue forze. E poi leggi… leggi tanto, leggi tutto, leggi anche quando sei al cesso, leggi anche le istruzioni del detersivo, leggi anche quello che ti sembra difficile. Lo hanno scritto degli uomini, c’hanno speso del tempo, qualcosa dentro che serve ci sarà. E perché attraverso le storie degli altri che si scopre di non essere solo… e che le cose che succedono a te, sono successe non sai a quanti. E poi ascolta la musica, fai che il tum tum del tuo  cuore si mescoli al tum tum della batteria. E poi canta. Canta anche se sei stonato. Riempiti l’iPod e cammina, fino a quando ti fanno male i piedi e va via la voce.

Tirati su da quel divano, mettiti su una maglietta che ti sta bene… un po’ di rimmel se sei una femmina e un po’ di gel se sei un maschio. Tutti e due se sei gay. Impara prima di tutto a piacere a te stesso, quello che pensi di te è molto più importante di quello che gli altri pensano di te. Lo diceva Seneca, che non era affatto uno stupido.

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16 Comments

Luciana Littizzetto

Luciana Littizzetto

Cicapui è il fiore della bardana che si attacca e viene con te.

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16 Comments

  1. Avatar
    Costanza Traversi

    2 Novembre 2017 / Rispondi

    Ho sentito oggi questo monologo, perché il 31 lavoravo e non ho potuto seguire la puntata…. avevi pubblicato questa cosa qualche tempo fa su Facebook e l’avevo trovata bellissima… sentirtela recitare poi assume un significato ancora più bello…
    Ci sono un sacco di ragazzi che, ahimè, in età sempre più piccola (e purtroppo ne vedo tanti) hanno dentro di se la paura e un condizionamento tale da non riuscire a trovare un appiglio! Non hanno nessuno che gli insegni la ricchezza del fallimento(in questo caso ho trovato le parole di Saviano perfette) e nemmeno la ricchezza dell’imperfezione… perché essere perfetti è una noia mortale!!! In questo purtroppo anche la scuola non ha più lo stesso ruolo di prima anche perché negli anni siamo riusciti a delegittimarla quasi del tutto…
    Detto questo, sei stata bravissima????????!
    Un abbraccio ?❤️

    • Luciana Littizzetto
      Luciana Littizzetto

      3 Novembre 2017 / Rispondi

      ?❤️

  2. Avatar
    Lore

    2 Novembre 2017 / Rispondi

    Anche io sono fragile, fragile come il vetro che con un colpo va in frantumi, come un filo che se lo spezzi perde la sua continuità. Ma penso che quando avrò buttato fuori tutta questa fragilità, mi alzerò più forte di prima! ??
    E fallo pure tu, quando crolli, prova sempre a prendere del tempo per te e a trovare il piacere nelle cose che ti circondano, nelle bellissime persone che trovi nel tuo cammino! E se ne sentirai il bisogno, piangi, piangi finché tutta l’ansia se ne va via, ti aiuterà a rialzarti più forte di prima ❤️

    Un abbraccio forte e sincero balenga ❤️❤️

    • Luciana Littizzetto
      Luciana Littizzetto

      3 Novembre 2017 / Rispondi

      ?❤️

  3. Avatar
    Giorgiajole21

    2 Novembre 2017 / Rispondi

    Hai fatto un super monologo, veramente! Poi la lettera… mi hai fatto commuovere. Non smetterò mai di leggere quelle parole. ??❤️

  4. Avatar
    Giulia424

    2 Novembre 2017 / Rispondi

    Luciana , io ti adoro da sempre ma in questi momenti un pò di più .

  5. Avatar
    Fabrizio

    2 Novembre 2017 / Rispondi

    “Ragazze volete che tocchi Mila?”

    Lucianina nostra che sei nei cieli, non sai quanto ti stimi. Non ne hai nemmeno un’idea. Ma perché ancora nessuno prova a rivolgersi a “ragazze e ragazzI”

    E ancora:
    “…un po’ di rimmel se sei una femmina e un po’ di gel se sei un maschio. Tutti e due se sei gay. “
    Io sono gay e uso il rimmel solo ad Halloween e Carmevale (se mi va).

    Basta rifersi solo alle donne quando c’è un bel ragazzo e viceversa . Basta con questa idea che l’omosessuale usa roba da uomo e da donna.
    Io non mi offendo perchè conosco la tua comicità, ma oggigiorno rischi che arrivi il messaggio opposto, ricadendo con tutti i piedi nell’immaginario di una società più sessista e di genere che mai.

  6. Avatar
    Giada Da Rold

    2 Novembre 2017 / Rispondi

    Questa lettera mi ha toccato il cuore e mi ha fatto commuovere. Io alle medie ero la più piccola di tutti e molto timida e quindi la vittima perfetta da prendere in giro. Le loro parole per me erano lame. Arrivavo a casa e piangevo, sono stati tre anni da incubo.
    Per questo ti ringrazio con tutto il cuore per questa lettera e per averla detta a casa Mika. Un forte abbraccio, ti voglio bene!???❤❤

    • Luciana Littizzetto
      Luciana Littizzetto

      3 Novembre 2017 / Rispondi

      Un bacione grande ?

  7. Avatar
    Alice

    2 Novembre 2017 / Rispondi

    Commovente.
    Finalmente qualcuno che capisce gli adolescenti.

    • Luciana Littizzetto
      Luciana Littizzetto

      3 Novembre 2017 / Rispondi

      ?

  8. Avatar
    Emanuela

    2 Novembre 2017 / Rispondi

    Hai ragione, hai perfettamente ragione nel dire che l’adolescenza è un’età ingrata ed infelice in cui i ragazzi faticano a prendere fiducia e ad accettarsi; il paragone con i coetanei è spietato e ancora di più lo è quello con gli adulti. La differenza non è decisamente prevista in questo confronto quotidiano, sia su un piano fisico, ma a me pare soprattutto sul piano degli atteggiamenti e comportamenti: tutto sommato una ragazza dal naso stortissimo ma che si veste e si trucca in modo molto aggressivo è di gran lunga più accettata di una molto carina che non “si fa avanti” con il resto del mondo.
    Il tuo monologo mi ha ricordato tanto 13: non ho mai visto anche solo una puntata della serie, perché fino a che non sarà obbligatorio, netflix non lo prenderò mai… ma il libro l’avevo letto e mi aveva scioccata parecchio. Il sentirsi invisibili e pieni di vergogna, il senso di colpa che ci perseguita, la sensazione che nessuno (men che meno gli adulti) possa capirci… sono tutti temi che credo ogni adolescente senta propri. Non so perché mi sia inclusa nel discorso, dato che ho 30 anni e ringraziando da certi vortici sono uscita , e non so nemmeno quale sia il modo migliore per aiutare un ragazzo; forse basterebbe non trattarlo da “strano”, non compatirlo e non cazziarlo. Mica semplice.

    • Luciana Littizzetto
      Luciana Littizzetto

      3 Novembre 2017 / Rispondi

      Ciao Emanuela. Ti Capisco. In realtà non si smette mai di sentirsi adolescenti e di capire le loro problematiche. Che poi in realtà riguardano tutti noi. Baci

  9. Avatar
    Dede

    3 Novembre 2017 / Rispondi

    Mi ero commossa leggendo questo pezzo a luglio nel pensiero debole e mi sono commossa ancora di più sentendolo pronunciare da te ad alta voce ??

    Sarà che per me questo è un momento un po’ “difficile”, ma mi ha fatto bene sentire queste parole.
    Grazie ❤️

  10. Avatar
    Roberta

    9 Novembre 2017 / Rispondi

    Grazie per questa lettera, ho pianto tanto, tantissimo, mi sono sentita compresa per una volta nella vita.
    Io ormai la mia adolescenza l’ho superata, non da molti anni, ma l’ho superata…e ancora una volta mi sento inadeguata, sempre in ogni Situazione…in una discoteca mi hanno chiamata boiler.
    Grazie veramente ❤️

  11. Avatar
    Edo

    3 Dicembre 2017 / Rispondi

    Grazie Luciana per averci regalato queste belle parole, io ho anche avuto l’onore di sentirtele recitare dal vero (perché ero in studio). Parlando da adolescente mi ritrovo nelle tue parole, e sono fiero di affermarmi diverso,… anche se a volte non è la scelta più facile, perché non tutti sono aperti alla diversità e all’unicità. Io però sono molto fiero di me anche se diverso, recito da anni, nove per la precisione, e il teatro mi aiuta ad assumere mille personalità diverse, e vorrei riuscire a trasformare queste mie piccole diversità in un lavoro, vorrei diventare un comico, come te. Un giorno vorrei parlarti di prima persona e condividere le mie idee, affiancarti in radio e su un palcoscenico.
    Essere diversi vuol dire essere se stessi, senza maschere, grazie perché delle parole come le tue servono a me e a tutti noi.

    Grazie Edo, un tuo giovane futuro collega magari

    P.S. Ma ci credi che i miei compagni si sono salvati tutti, anche i più duri il video del tuo monologo. Forza Luciana Nazionale, sei grande!!

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“Perché c’è sempre luce. Se siamo abbastan “Perché c’è sempre luce.
Se siamo abbastanza coraggiosi da vederla.
Se siamo abbastanza coraggiosi da esser noi la luce”. 

Da “The Hill We Climb” della poetessa @amandascgorman

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