Amici piromani, mi rivolgo a voi… incommensurabili teste di mi, funamboli della faccia da cu, confraternita di pezzi di Me. Schizzi di fango e feci di Cornacchia. La domanda è una e una sola… Ma dentro al cranio cosa avete? Un covo di cimici? Il sacchetto dell’umido?
Parlo a te piromane della Val di Susa che credi di essere l’uomo torcia dei fantastici quattro e invece sei un povero imbecille.
E anche a te… che quest’estate hai incendiato la qualunque in Sicilia e in giro per l’Italia… e a te che magari hai mandato qualcuno coi cerini perché poi speravi di costruirci un bel quartierino abusivo. Sai cosa ti auguro?
Prima di tutto ti auguro che mentre sei lì chinato con l’accendino in mano a dar fuoco alle piante, un cinghiale scambi i tuoi amici di Maria per due ghiande. Poi visto che gli alberi li hai bruciati, ti auguro che tutti i cani del Piemonte vengano a far pipì addosso a te.
Ti auguro altresì con tutto il cuore che Dio esista, che l’inferno ti aspetti, così provi l’effetto della combustione. E che mentre cerchi di scappare, ci sia un cervo con una carabina caricata a salve che ti spari su quelle inutili chiappe, o anche sulle guance che nel tuo caso, essere orribile e indegno sono la stessa cosa. Ma il miglior augurio che ti posso fare è che ti prendano e come condanna ti mettano a ripiantare tutte le piante che sono state bruciate. Ma tutte!
Così capisci che meraviglia di lavoro che aveva fatto la natura. Coglione!!!
6 Novembre 2017 /
Sei stata grandissima, lettera perfetta, hai detto tutto quello che penso sui piromani!???
Come mai non sei entrata alla fine con le tisane e la favola della buona notte?
Bacioni!?❤❤
6 Novembre 2017 /
Robe da matti. Bella letterina!! Un bacio sirenetta Ariel❤️ Ti voglio bene
6 Novembre 2017 /
Bella la lettera sei stata fantastica come sempre ????
6 Novembre 2017 /
Ma veramente! Bisognerebbe fargli rimpiantare tutto!!!!
Bellissima lettera, brava ???
6 Novembre 2017 /
Io non so cosa possa passare nella mente di queste “teste di mi” quando lasciano l’innesco nel bosco per poi fuggire, e neanche sono tanto convinta che si tratti di una serie di dementi che non sanno come meglio divertirsi (e la cosa mi spaventa parecchio).
Ho però vissuto piuttosto da vicino alcuni degli ultimi incendi che hanno devastato il Piemonte perché vivo e lavoro nel pinerolese, ed è stata una di quelle esperienze che ti segna. È molto difficile riuscire ad esprimere a parole la sensazione che si prova nell’uscire di casa ed essere avvolti dall’odore acre di fumo, nel non riuscire a vedere il sole per più di un giorno; non parlare poi di chi – vigile del fuoco o volontario AIB – quel fuoco lo deve affrontare, o di chi lo vede ora dopo ora avvicinarsi alle proprie abitazioni. Quello che oltretutto ha lasciato davvero amareggiati in questa occasione è la sensazione di essere stati abbandonati, lasciati da soli a combattere contro un mostro che ha iniziato a comparire sui giornali venerdì 27 (ricordo anche il tuo post su ig), quando ormai erano giorni che alcuni Comuni gridavano aiuto.
6 Novembre 2017 /
Mii è piaciuta un sacco la lettera! Anche perchè per molto tempo non si è parlato per nulla di questa cosa.. forse perchè sembrava controllabile all’inizio, forse perchè semplicemente non si doveva sapere… Poi, però, il fenomeno ha raggiunto livelli non più controllabili e improvvisamente diventa urgenza.
E’ davvero un peccato che questa generazione passarà alla storia come la più distruttiva… non siamo riusciti a conservare nulla di quello che con tanta fatica ci era stato lasciato… nè boschi, nè alberi, nè momtagne, ne riserve naturali… niente… abbiamo spazzato via tutto con una forza che nemmeno un uragano potrebbe fare tanto.
Il fatto poi che siano dolosi li rende inaccettabili: forse possiamo pensare che sia colpa di qualche pazzo, ma temo che in ballo ci sia molto di più e francamente l’alibi della pazzia queste “persone” non lo meritano; anche perchè il danno ambientale, climatico e salutare è immane… e pensare di ricostruire tutto ciò che è andato perso è impossibile, per lo meno non in tempi brevi.
un abbraccio