In Italia abbiamo tanto paura dei terremoti ma quella è una paura reale, concreta. E il casino è che non solo hai paura quando la terra trema, ma hai pure paura di quello che ti succederà dopo.
Sono passati otto anni dal terremoto dell’Aquila e quasi due da quello di Norcia e Amatrice e Rigopiano all’inizio di quest’anno. E c’è gente che non ha ancora la casa. Due casette su tre non sono ancora state consegnate ed è una cosa che non ci puoi credere. È una follia. Troppi inverni, troppi mesi, troppo tutto.. Perché non avere una casa è un’angoscia infinita.. Pensate com’è bella la nostra di casa, piena di colori, di oggetti, di ricordi e pensate che improvvisamente non ce l’avete più, solo un mucchio di sassi oppure una camera d’albergo. Guarda che a pensarci ci manca il fiato.
Perché la nostra casa siamo noi, le nostre radici, le nostre fondamenta, quello che ci tiene ancorati alla terra. E se la casa crolla, crolliamo noi. Andiamo giù in mille pezzi, ci sbricioliamo. È la nostra storia che diventa maceria. Crollano il ricordo, la memoria, il presente e persino un’ipotesi di futuro. Perché la casa è l’amore rinchiuso tra quattro mura e non è una roba che ti arriva con i soldi del Monopoli, vicolo corto o parco della vittoria, dipende dal culo che hai. No, te la sudi la casa, mattone per mattone, pietra dopo pietra, per questo ci sei così legato. Se poi come nella fiaba dei Tre Porcellini arriva un maledetto lupo cattivo che con il suo fiato te la butta giù, allora sembra che sia finita. Per questo è importante ripartire da un tetto e subito, anzi prima di subito, doveva essere la prima cosa e dovrebbe essere anche la priorità dei nostri politici, ma purtroppo adesso sono tutti occupati a fare le alleanze per le prossime elezioni. Ma andate nelle Marche ad Amatrice, a Visto, Tolentino, Castelluccio, ma non mezza giornata a dare un’occhiata a dire bravi arrivederci grazie, statti lì due settimane a conoscere chi ci abita, giusto per ricordarvi che la politica è servizio.
Io ti voglio bene Gentiloni, ma non puoi andare in giro a dire è colpa della burocrazia, ma Big Gentils, la burocrazia è lo Stato, sei tu, siete voi, non siamo noi. Sei tu quello che siede dove si decide e allora.. Un caspita di aereo militare F35 costa quasi 100 milioni di euro. Uno. Possiamo comprarne quattro in meno con quattro aerei in meno, ne escono più di duemila di casette. Ricordatevi che solo da un nuovo tetto che non sia di lamiera la vita può ripartire. Non c’è altro. Anche ET quando aveva la malinconia ripeteva: “Telefono Casa”.
Il telefono ce l’abbiamo, ora ci manca questa benedetta casa.
22 Novembre 2017 /
Ciao donna eccezionale!!❤️❤️❤️❤️
22 Novembre 2017 /
Grazie di cuore Lucianina per questi straordinari monologhi che ci hai regalato, sei stata immensa!?????
Bacioni, ti voglio bene!???
22 Novembre 2017 /
Big gentils ???
No comunque bellissime parole, brava !!! ??
23 Novembre 2017 /
Sei Immensa Luciana