A proposito di cose strane che succedono, non so se avete sentito di questo movimento dei maestri elementari che non possono entrare in ruolo perché non hanno i requisiti necessari, cioè hanno soltanto il diploma.
Adesso, c’è una legge che dice che loro non possono entrare in ruolo perché hanno soltanto il diploma. Fino ad adesso hanno potuto lavorare, ma ora non più.
Come se dicessero improvvisamente: La vostra patente da oggi non vale più, dovete essere tutti ingegneri aereospaziali. Loro dicono che è un provvedimento retroattivo; cosa vuol dire? Che è attivo da dietro? Già questi fanno una vita da inferno, lottano con le graduatorie, i tetti che gli cadono sulla testa, i genitori che li cuorcano e adesso che erano pronti per entrare di ruolo, non possono farlo. Quindi, io faccio un appello a nome d questi maestri perché anche io sono stata maestra in un’altra vita. Va bene domani tutti laureati a Oxford con seminari di apprendimento alla Nasa e festa di fine laurea alla Cepu, ma adesso almeno fateli entrare di ruolo.
D’altra parte, noi siamo un Paese strano perché adesso per insegnare a qualsiasi livello c’è bisogno della laurea, se hai solo il diploma al massimo puoi fare il Ministro dell’Istruzione. Se ci vuole la laurea per fare il maestro, ci vorrà anche per fare il Ministro, no?
15 Gennaio 2018 /
Grandissima come sempre!!! Ti voglio bene❤️
15 Gennaio 2018 /
Bravissima Lucianina, hai perfettamente ragione! ???
Mi Ha fatto molto ridere la rivista di Ikea con test di gravidanza incorporato. Prima andavi all’Ikea e poi montavi, adesso…???
Bacioni, ti voglio bene!??❤❤
15 Gennaio 2018 /
Luciana, sei informata malissimo. Nessuno verrà licenziato, i dm, semplicemente, non avevano diritto a quel posto che occupavano, appunto, con Riserva. A loro non serve la laurea per insegnare, possono farlo tranquillamente al pari dei LAUREATI di scienze della formazione primaria. Hanno un diploma equiparato ad una laurea (già questo è un punto a loro favore) e per entrare di ruolo devono superare un concorso pubblico, come TUTTI.
15 Gennaio 2018 /
Da decenni per ottenere il ruolo nella scuola è stato necessario vincere un concorso. Negli ultimi anni alcuni diplomati magistrali hanno tentato di ottenerlo con un ricorso che li ha inserite in gae (le graduatorie da cui si prende il ruolo e in cui si veniva inseriti fino al 2007 previo superamento del concorso) con RISERVA, ciò significa che i DM hanno firmato un contratto con clausola rescissoria subordinata alla decisione definitiva, onere della plenaria del Consiglio di Stato. Il 20 dicembre la plenaria si è espressa ribadendo che per accedere alle gae, e quindi per avere il ruolo, il diploma magistrale non basta ed è necessario il superamento di un concorso. La stessa cosa vale anche per i laureati in Scienze della Formazione Primaria, non solo per i diplomati quindi non è una lotta tra laureati e diplomati. Alla luce di questa sentenza i diplomati inseriti con riserva nella gae potranno terminare l’anno scolastico nelle loro classi, per assicurare la continuità didattica agli alunni, ma poi dovranno essere depennati dalle gae, non avendone diritto ed avendo accettato un inserimento con riserva. Nessuno sarà messo per strada però, i DM potranno fare le supplenze (come i laureati) dalle graduatorie d’istituto e potranno accedere al concorso (come i laureati) per ottenere il ruolo legittimamente. La decisione della plenaria pone fine a una diatriba durata anni in cui con un ricorso (pagato fior fiori di soldi ai sindacati) i diplomati scavalcavano i precari storici nelle gae (vincitori di concorso) e i laureati relegati nelle graduatorie d’istituto.
https://m.orizzontescuola.it/malpezzi-pd-governo-non-sta-licenziando-43mila-maestre-nessun-docente-perdera-incarico-sentenza-dovra-pero-applicata/
15 Gennaio 2018 /
Grande Luciana!!!!si leggono commenti allucinanti!! Docenti che insegnano da 15 e piú anni…… É proprio vero il detto:”se l’invidia fosse febbre tutto il mondo ce l’avrebbe”!!!!!
15 Gennaio 2018 /
Quanto mi son pentita di non aver ascoltato il tuo consiglio… stupida parte razionale di me!!! La prossima volta vengo anche se ho l’esame il giorno dopo ???
Bacio ?
15 Gennaio 2018 /
Luciana è davvero deludente sentirti parlare in questo modo in prima serata sulla principale rete nazionale senza esserti dapprima informata a dovere sull’intera questione.
Potrei scrivere a lungo, ma già alcuni interventi precedenti al mio hanno spiegato più che bene il tutto.
Ribadisco anch’io che nessuno verrà licenziato, semplicemente perché quel posto non spettava loro, in quanto occupato con riserva dopo aver tentato la scorciatoia del ricorso.
Il diploma magistrale conseguito entro il 2001 ha lo stesso valore della laurea di 5 anni in Scienze della Formazione Primaria (che è stata istituita successivamente) e, per ottenere il ruolo, sia i laureati che i diplomati devono vincere il concorso.
Piaccia o meno, questo oggi è l’unico modo.
Altri modi sono soltanto scorciatoie.
15 Gennaio 2018 /
Luciana ti adoro ma a questo giro ti sei informata male, non a nome di tutti gli insegnanti hai parlato… solo a nome di chi ha fatto “più rumore”, sei una persona intelligente, ti prego informati!
15 Gennaio 2018 /
cara luciana e dire che ti ammiro moltissimo,ma sentirti parlare così sulla faccenda del diploma magistrale,che delusione!! Vedi ti hanno informata male le colleghe che hanno il diploma potranno continuare ad insegnare facendo supplenze come hanno sempre fatto,cercare scorciatore,nel paese delle balocchi come è l’Italia è facile.ma questa volta hai furbetti è andata male non basta andare davanti ad un giudice e dire sono abilitata per insegnare ci vuole un concorso,non si entra in ruolo perché si è abilitati. E’ come se io predessi il patentino per sparare e pretendessi di essere assunta come carabiniere!per entrare nelle forze dell’ordine ci vuole un concorso cosi e per la scuola.sentire una sola campana non va bene perché non ascolti anche noi? grazie
15 Gennaio 2018 /
Lucianina non sei informata bene.
Sia i laureati sia i diplomati per diventare insegnanti di ruolo devono, DAL 1998, fare un concorso!
Spesso però non è stato fatto perché i diplomati magistrale hanno preferito procedere per RICORSI. Altri invece non sono di ruolo perché non l’hanno superato.
Oggi alla resa dei conti, l’assemblea plenaria ha posto fine a questa situazione.
Pertanto non si tratta assolutamente di trovarsi senza lavoro e tantomeno dall’oggi al domani!
15 Gennaio 2018 /
I docenti che insegnano da più di 15 anni quanti concorsi hanno superato? Zero! Non hanno merito e pretendono la SCORCIATOIA all’italiana perché sanno che senza quella non hanno speranza di entrare di ruolo. La plenaria ha stabilito che avete il diritto di partecipare al CONCORSO come stabilito dalla COSTITUZIONE. Nessuno ha tolto niente ai dm. Il posto va meritato!
15 Gennaio 2018 /
Cara Luciana, mi piaci tanto e ti seguo sempre, che delusione sentirti difendere il ricorso dei DM!
Nessuno toglie a chi ha insegnato per 20 anni il lavoro! Io ho preso la seconda laurea in scienze della formazione primaria per insegnare: significa che a 31 anni mi sono rimessa sui libri e ho fatto quasi 600 ore di tirocinio, sostenuto quasi 40 esami e fatti altrettanti laboratori obbligatori. Tutto questo lavorando, correndo da una parte all’altra. Sono in seconda fascia e quest’anno sono superata in graduatoria da persone che hanno rispolverato il vecchio diploma magistrale e che fino al giorno prima facevano la barista, la parrucchiera, la fioraia. 4 su 5 ricorsisti, cara Luciana, non avevano mai fatto un giorno a scuola.
Cosa succederà a questi Dm? Verranno licenziati? Ma no! Finiranno in seconda fascia con noi laureati. Quindi saremo posti tutti sullo stesso piano. Chi ha tanti anni di servizio sarà anche di fronte a noi laureati che (giustamente) abbiamo un punteggio extra per il titolo superiore. Quindi comunque lavorerà!
Chi invece aveva 10 punti (ti assicuro che erano tanti) saranno sempre in seconda fascia ma dopo di noi.
Quindi finiamola con questo vittimismo. Chi ha preso un diploma 20 o 30 anni fa e nel frattempo ha fatto altro può sempre iscriversi all’università come hanno fatto tanti di noi e prendersi una laurea che è fondamentale a parer mio per affrontare le sfide della scuola attuale.
Non si può pensare di insegnare con metodologie e nozioni vecchie di 20 o 30 anni.
E poi, noi che ci siamo laureati e abbiamo investito tempo e denaro, che siamo scemi??
15 Gennaio 2018 /
Da diplomata magistrale direttamente interessata dal ricorso cerco di chiarire la situazione.
Il diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002 ha titolo abilitante, cioè permette di fare supplenze nelle scuole dell’infanzia o primarie oltre che, cosa più importante, di partecipare ai concorsi indetti per essere assunti in ruolo. Quando nel 2007 sono state create le GaE (graduatorie ad esaurimento), vi sono stati inseriti coloro che già erano nelle cosiddette graduatorie permanenti,cioè chi aveva superato un concorso per titoli o esami o aveva conseguito idoneità o abilitazione all’insegnamento presso le scuole di specializzazione all’insegnamento secondario (SSIS). Per questo motivo ai diplomati magistrale che non avevano superato alcun concorso non è stata data la possibilità di iscriversi in queste graduatorie, dalle quali dal 2007 ad oggi (dove ancora esistenti) si attinge al 50% per le immissioni in ruolo.
A partire dal 2014, sotto la spinta di alcune neonate sigle sindacali, sono stati avviati tutta una serie di ricorsi che hanno portato coloro che avevano visto accolto il ricorso con giudizio cautelare ad essere inseriti con RISERVA nelle GaE . E siccome nel nostro paese tutto procede a rilento, anche a causa della miriade di ricorsi che hanno ancora di più rallentato l’iter, il parere definitivo del Consiglio di Stato, al quale tutti gli organi giudiziari dovranno uniformarsi, è arrivata dopo che molti di questi ricorrenti avevano accettato una nomina sì in ruolo, ma con riserva, cioè con una chiara clausola rescissoria inserita nel contratto di assunzione. Certo molti avranno pensato che “oramai…arrivati a quel punto….chi mi toglierà il ruolo?” e hanno ahimè lasciato lavori a tempo indeterminato.
Preciso che io stessa ho partecipato ad uno dei tanti ricorsi collettivi e anch’io, in sede cautelare, ho avuto giudizio favorevole. Tuttavia, nonostante il parere diffuso fosse che, arrivati a quel punto, nessuno avrebbe tolto un diritto acquisito (dov’è scritto? io non lo trovo da nessuna parte: per entrare di ruolo nella P.A. bisogna superare un concorso!) mi sono data da fare per cercare di superare quel concorso che, sicuramente e senza alcuna riserva, mi avrebbe (e mi ha 🙂 !!) permesso di ottenere l’agognato e meritato ruolo!
16 Gennaio 2018 /
Cara Luciana, i colleghi hanno gia’ spiegato molto bene l’equivoco in cui sei caduta. Per favore, ti chiedo di rettificare quanto hai detto in tv e scritto. Hai dato risonanza ingiusta a chi ha fatto baccano, senza avere letto e approfondito le motivazioni della sentenza. Se credi nel merito, non puoi assecondare che si acceda ad un posto pubblico senza concorso. Perche’ questo e’ il vero nocciolo della questione. Un saluto da una tua estimatrice.
16 Gennaio 2018 /
Ciao Luciana,
ti scrivo perché purtroppo non è vero che adesso per insegnare ad ogni livello ci vuole una laurea: scandalosamente mentre ci si accanisce contro i diplomati magistrali (che cmq una formazione educativa ce l’hanno), ci sono diplomati in istituti tecnici che ricevono l’abilitazione all’insegnamento e entrano nella scuola come assistenti di laboratorio alle superiori. Fin qui nessun problema (a parte il fatto che una laurea non ce l’hanno e che insegnano alle superiori). Però siccome non ci sono molti posti di questo tipo la graduatoria si esaurisce presto e può capitare che vengano assunti nella graduatoria di sostegno. Non è scandaloso? Finisce che (realtà concreta) un perito chimico può fare sostegno al liceo delle scienze umane senza prova concreta che abbia una preparazione adeguata e una formazione o un’infarinatura educativa, in un ambito poi così delicato.
Io sono indignata
18 Gennaio 2018 /
Dopo essermi confrontata con te per telefono, vedo che molti hanno commentato negativamente il tuo intervento.
Non aggiungo altro, solo il nostro comunicato. Poi se vorrai, sarai tu a capire l’errore!
Dal 2014 i diplomati magistrale entro il 2001/2002 hanno cercato tramite ricorso di accedere alle GAE, graduatorie chiuse nel 2008, perché queste permettono di accedere al ruolo in automatico, ossia senza doversi sottoporre a CONCORSO. Grazie a tali ricorsi hanno ottenuto l’accesso a SCUOLA anche moltissime persone che MAI erano state interessate all’insegnamento. Nelle sole Gae della provincia di Roma queste le percentuali di coloro inseriti con zero punti di servizio: 79,6 % per la scuola dell’infanzia e il 91.8% per la primaria. Molti diplomati grazie al ricorso hanno ottenuto cautelari favorevoli superando sia i LAUREATI, sia i docenti VINCITORI DI CONCORSO. La sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha riportato equità nella scuola. I diplomati torneranno nella graduatoria in cui erano prima, ossia in II fascia, insieme ai laureati. NESSUNO verrà LICENZIATO e TUTTI potranno essere convocati per le supplenze. Per il ruolo invece si procederà, come è sempre stato nella Pubblica Amministrazione e come prevede la COSTITUZIONE ITALIANA, tramite CONCORSO. Sarà quindi STABILIZZATO chi MERITA, sia egli diplomato o laureato, e non chi si affida a scorciatoie. Riteniamo di dover diffondere il seguente comunicato per rispondere alla MISTIFICAZIONE MEDIATICA sulla vicenda ed alla conseguente STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA PRE-ELETTORALE.
19 Gennaio 2018 /
Sei una persona molto preparata e competente, ma questo tuo commento mi ha un po’ stupito… conosco tante insegnanti solo diplomate e molto valide, ma non credo che la questione sia questa.Penso che si tratti di un pari diritto di tutti ( anche nell’interesse degli alunni ) di poter accedere alla scuola, ma solo dopo il superamento di un concorso ( oppure l’inserimento automatico in GAE dovrebbe essere consentito anche alle laureate). Laurea o diploma bisogna passare per il concorso. Questa è la parità.
19 Gennaio 2018 /
Vorrei solo dire che lei non ha detto che la legge è completamente sbagliata, ma solo in parte. E’ giusto dare maggiore possibilità ai laureati perché se lo meritano (parlo da futura laureanda e possibilmente futura insegnante), la cosa ingiusta è togliere il posto a chi ha lavorato fino a ieri.
La cosa più giusta sarebbe stata lasciare il lavoro a chi ormai pratica da anni e applicare la legge a chi non ha ancora iniziato: da ora in poi per diventare insegnanti serve la laurea. Penso che sia questo il discorso che ha fatto la Littizzetto, e se ho capito bene la penso anche io così.
Io vorrei trovare lavoro certo, ma non togliendolo a qualcun’ altro che anche senza la laurea, ha più esperienza diretta di me.
20 Gennaio 2018 /
Dal 2014 i diplomati magistrale entro il 2001/2002 hanno cercato tramite ricorso di accedere alle GAE, graduatorie chiuse nel 2008, che permettono di accedere al ruolo in automatico, ossia senza doversi sottoporre a CONCORSO. Grazie a tali ricorsi hanno ottenuto l’accesso a SCUOLA anche moltissime persone che MAI erano state interessate all’insegnamento. Nelle sole Gae della provincia di Roma la percentuale degli iscritti con riserva ed a zero punti di servizio sono il 79,6 % per la scuola dell’infanzia e il 91.8% per la primaria. Molti diplomati grazie al ricorso hanno ottenuto cautelari favorevoli superando sia i LAUREATI in Scienze della Formazione Primaria, sia i docenti VINCITORI DI CONCORSO.
La sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha riportato equità nella scuola. Stabilendo che il SOLO diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002 non è titolo di accesso per le Gae.
I diplomati torneranno nella graduatoria a cui hanno diritto riservata a TUTTI i docenti abilitati, ossia la II fascia, insieme ai laureati.
NESSUNO verrà LICENZIATO e TUTTI potranno essere convocati per le supplenze.
Per il ruolo invece si procederà, come è sempre stato nella Pubblica Amministrazione settore scuola (50%dalle GaE e 50%Gm) e come prevede la COSTITUZIONE ITALIANA, tramite CONCORSO.
Sarà quindi STABILIZZATO chi MERITA, sia egli diplomato o laureato, e non chi si affida a scorciatoie. Riteniamo di dover diffondere il seguente comunicato per rispondere alla MISTIFICAZIONE MEDIATICA sulla vicenda ed alla conseguente STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA PRE-ELETTORALE.
I circa 115.000 docenti
– Coordinamento Nazionale Scienze della Formazione Primaria NO
– Coordinamento Nazionale Docenti Gae
– Coordinamento Nazionale Vincitori Concorso 2016
– Comitato tutela docenti precari Gae infanzia e primaria
20 Gennaio 2018 /
Luciana, ti ho sempre ammirata e apprezzata, ma in questo caso hai detto alcune inesattezze.
I diplomati magistrali erano stati assunti in ruolo con RISERVA, proprio in attesa di questa sentenza. Probabilmente non avrebbero nemmeno dovuto assumerli con riserva, ma così è stato fatto.
Ora, la sentenza cosa prevede? Che i dm vengano inseriti in seconda fascia, grazie alla quale potranno continuare a fare supplenze. Per ottenere il ruolo, invece, dovranno superare un CONCORSO, così come avviene nella pubblica amministrazione.
Non viene loro richiesto di laurearsi, ma di fare e superare un concorso.
N.B comunque molti dm che hanno fatto ricorso si sono ricordati ora del diploma, quando per anni hanno fatto altri lavori. Sicuramente c’è un’enorne differenza tra questi dm e i dm che hanno fatto molte supplenze e che hanno, quindi, esperienza.
20 Gennaio 2018 /
La protesta dei laureati e laureandi (quelli che protestano non sono figli di papà: molti lavorano o hanno già un’altra laurea) chiede semplicemente una parità di trattamento.
Nessuno si sente di dire che è più preparato di una persona che insegna da 15 anni.
Ma tutti devono accedere al ruolo tramite concorso: serve un sistema quanto più oggettivo che garantisca certe competenze.
Il problema sono tutte quelle persone che, se il ricorso fosse stato accolto, potevano andare a insegnare, passando avanti a dei laureati, spolverando un diploma vecchio di almeno 16 anni, pur avendo fatto l’edicolante ( nobilissimo mestiere) nel mentre e NON AVER MAI MESSO PIEDE a scuola.
Ora la domanda è: secondo te è normale?
Vuoi essere l’ennesima prova che la scuola ha fallito? Un’ “opinionista” in una TV nazionale sputa sentenze, che dimostra palesemente di non conoscere un argomento, per ignoranza o forse per attirare più ascolti?
Gli ascolti passano, ma la tua coscienza rimane quella. Leggi un po’ di Don Milani, se trovi il tempo.
Fiducioso che non sarai più il braccio della disinformazione.
Un abbraccio.
20 Gennaio 2018 /
Mi piacerebbe tanto lei correggesse ciò che ha detto nella scorsa puntata…perché come ha potuto leggere in tanti post quello da lei affermato non corrisponde alla realtà dei fatti. Per chi come me sta facendo enormi sacrifici per laurearsi, deve sapere che essere moglie-mamma – lavoratrice e studentessa, è faticoso ma io ci credo nel mestiere dell’insegnante e lo voglio fare acquisendo tutte le conoscenze possibili per dare il meglio ai miei futuri studenti. La laurea non è il punto di arrivo ma la partenza perché il lavoro del docente è quello di formarsi sempre! Non credo che un diploma acquisito 20 anni fa’ senza aggiornamenti e continua formazione possa essere il titolo migliore per insegnare ai nostri ragazzi. Si ricordi che tante diplomate in gae hanno solo il punteggio del titolo nessun punteggio per il servizio…quindi difendere tutta la categoria in toto non è corretto!
20 Gennaio 2018 /
Cara Sig.ra Littizzetto,
Io la seguo e la stimo ma devo dirle che
Lei è molto male informata, su questo argomento e pertanto sarebbe meglio che si informasse prima di parlare in pubblico…
Il diritto ad insegnare a questi docenti non è stato tolto ma il Consiglio di Stato ha ristabilito un’equità che dal 2014, a causa di infiniti ricorsi, si era persa….
I diplomati magistrali (DM) non hanno mai avuto il diritto di entrare nella graduatoria ad esaurimento (GAE) con questo unico titolo, anche quando la laurea (sacrosanta!) non esisteva. Bisognava fare il concorso per entrare nella suddetta graduatoria, altrimenti si rimaneva nella graduatoria di istituto per sempre. Perciò, i maestri che Lei difende, sono persone che non hanno mai fatto, o non hanno superato i numerosi concorsi che si sono susseguiti negli anni, in barba a quegli insegnanti che hanno studiato, si sono prepati e come dice lei combattono ogni giorno con scuole fatiscenti e genitori sempre più esigenti. … Inoltre, vorrei sottolineare che il provvedimento non è retroattivo, poichè questi insegnanti erano stati inseriti in GAE con riserva, il che significa che qualora fossero cambiate le condizioni, sarebbe cambiata anche la loro posizione, in qualsiasi momento, perciò tutti erano ben informati dei possibili cambiamenti. .. Pertanto la laurea non è ” l’imputata di questo processo” in quanto i laureati in scienze della formazione primaria possono concorrere solo per la graduatoria di istituto, nonostante i 5 anni di studio e soldi spesi, perfettamente nello stesso modo dei soli diplomati.
In tutto questo cara Sig.ra si è perso di vista il punto più importante: la garanzia di una scuola di qualità per i bambini che sono la risorosa più preziosa al mondo, e mi scusi se la contraddico, non sono solo le condizioni di una scuola o il comportamento di alcuni genitori a legittimare un insegnante, ma soprattutto preparazione: pedagogica, disciplinare e psicologica; che solo un concorso può appurare e non sicuramente un ricorso….
Spero, per la sua credibilità, che la prossima volta si informi maggiormente o che verifichi con più cura le sue fonti, per poter pubblicamente affrontare delle problematiche rileventi nel modo più oggettivo possibile.
La ringrazio e la saluto sicura di un suo riscontro.
Maria Chiara Oliviero
20 Gennaio 2018 /
I Diplomati magistrali ante 2002 sono in II fascia come i laureati, entrambi hanno titolo abilitante non concorsuale.
Con il loro diploma sono stati inseriti in 1 fascia anche solo con 11 punti in graduatoria soffiando il posto ai laureati in 2 fascia che con oltre 100 punti sono rimasti a casa!!!
Littizzetto per favore si informi! Si disinforma nel servizio pubblico RAI #chetempochefa @lucianinalitti #sìalmerito #iononrido @RaiUno #NoSanatorie
20 Gennaio 2018 /
Cara Luciana, su questo argomento ci aspettiamo una rettifica.. le insegnanti che hanno diritto al ruolo non sono quelle che stai difendendo. loro hanno scelto di affidarsi ad una scorciatoia ed ora di fronte ad una sentenza che riporta equità nel mondo della scuola, dimostrano la spocchia da chi è sicuro di poter raggirare la legge.. sempre! Rettifica please!
20 Gennaio 2018 /
Capisco che non vi faccia piacere che una persona chieda una rettifica di un’informazione detta su rete nazionale per la quale io pago il canone ma cancellare i commenti è davvero deplorevole!
20 Gennaio 2018 /
ma ancora co’ ‘sta storia? ma tutto ‘sto polverone per gente che in ogni caso continuerà comunque a lavorare con le supplenze (nessuno viene buttato in mezzo alla strada!) e che per prendere il ruolo dovrà fare il concorso (come è giusto che sia)? Ma dove sta il problema?!?!?
20 Gennaio 2018 /
La sentenza non dice che chi ha il diploma abilitante (preso entro l’anno 2002) verrà licenziato perché ora per insegnare serve la laurea. Ribadisce che il diploma è abilitante, ma che il diploma da solo non dà accesso al ruolo, come è sempre stato dopo la costituzione. Quindi per diventare di ruolo è necessario fare un concorso e non un ricorso che semplifichi le cose.
Servono competenza e merito per i nostri figli.
Non fate cattiva informazione, almeno voi e non prendete in giro chi decide di sacrificare cinque o più anni della propria vita per prendere la laure che serve, attualmente, per abilitarsi all’insegnamento. Insegnare non è uno scherzo, ma una professione che necessita passione e competenza e che non puó fare chiunque.
20 Gennaio 2018 /
Luciana.. Mi spiace ma le tue info sul diploma magistrale non sono precise e corrette… Siamo certe che al più presto aretificherai…
20 Gennaio 2018 /
0Il ruolo non si ottiene con la semplice abilitazione, bensì vincendo un concorso. È quel che ha stabilito il consiglio di stato: sia DM che laureati dovranno partecipare a un concorso pubblico e vincerlo. Sentenza sacrosanta e meritocratica. In Italia, però, c’è sempre qualcuno che si crede più furbo degli altri e cerca di aggirare le sentenze tramite scorciatoie, ricorsi e morti subitanee. Poi fanno le vittime, perché pretendono che un provvedimento ingiusto come l’immissione in GAE senza concorso, venga portato a compimento, appellandosi a media, sindacati disonesti e buffoni tipo ‘sta deficiente.
Luciana, dimostri come sempre ignoranza e pressapochismo. Non ti interessa dire la verità, preferisci dispensare disinformazione perché, fondamentalmente, sei stata e sempre sarai una capra ignorante! Oltretutto in malafede…
21 Gennaio 2018 /
Luciana informati bene prima di parlare!
Dal 2014 i diplomati magistrale entro il 2001/2002 hanno cercato tramite ricorso di accedere alle GAE, graduatorie chiuse nel 2008, che permettono di accedere al ruolo in automatico, ossia senza doversi sottoporre a CONCORSO. Grazie a tali ricorsi hanno ottenuto l’accesso a SCUOLA anche moltissime persone che MAI erano state interessate all’insegnamento. Nelle sole Gae della provincia di Roma la percentuale degli iscritti con riserva ed a zero punti di servizio sono il 79,6 % per la scuola dell’infanzia e il 91.8% per la primaria. Molti diplomati grazie al ricorso hanno ottenuto cautelari favorevoli superando sia i LAUREATI in Scienze della Formazione Primaria, sia i docenti VINCITORI DI CONCORSO.
La sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha riportato equità nella scuola. Stabilendo che il SOLO diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002 non è titolo di accesso per le Gae.
I diplomati torneranno nella graduatoria a cui hanno diritto riservata a TUTTI i docenti abilitati, ossia la II fascia, insieme ai laureati.
NESSUNO verrà LICENZIATO e TUTTI potranno essere convocati per le supplenze.
Per il ruolo invece si procederà, come è sempre stato nella Pubblica Amministrazione settore scuola (50%dalle GaE e 50%Gm) e come prevede la COSTITUZIONE ITALIANA, tramite CONCORSO.
Sarà quindi STABILIZZATO chi MERITA, sia egli diplomato o laureato, e non chi si affida a scorciatoie. Riteniamo di dover diffondere il seguente comunicato per rispondere alla MISTIFICAZIONE MEDIATICA sulla vicenda ed alla conseguente STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA PRE-ELETTORALE.
21 Gennaio 2018 /
Cara Luciana, informati meglio. Non hanno diritto a quel posto pertanto che vadano in coda e studino per passare il concorso. A proposito, perché, essendo già abilitati, non lo hanno sostenuto nel 2016? pensaci….