Vorrei aprire una parentesi sui pranzi che si fanno in ospedale.
Volevo fare un appello; già che in ospedale uno non sta bene, ha l’umore sotto la linea di galleggiamento e lo svegliano la mattina presto e gli infilano il termometro in posti che non vorresti te lo infilassero. Non vedi l’ora che arrivi l’ora di pranzo, alle 11:30 perché con tutto quello che hanno da fare i malati negli ospedali bisogna mangiare in fretta. Arrivano con questi vassoi di plastica tristi, unti già prima che li unga tu, con i piatti di plastica molle, posate di plastica che si spaccano, il nylon sopra il piatto che non riesci a toglierlo e devi pugnalare così e dentro c’è tremolina di spinacio, stelline in brodo di niente, medaglioni al finto pollo e le mele non cotte, ma morte: la mela del paradiso terrestre che faceva la guardia. Ma perché?
Già la gente sta male, perché dovete dargli queste cose? Non in tutti gli ospedali, ma nella maggior parte sì. Forse fanno così perché la gente non vede l’ora di tornare a casa e mangiare decentemente, e lascia vuoto il letto. Allora, io dico: ma perché anziché sfracanarci l’anima con tutte queste trasmissioni di cucina – il pranzo è cotto, la zuppa è servita e lo street food – non fate una trasmissione di cucina per ospedali?
Regalo il format e lo chiamiamo “Mense da incubo” e lì ci sono tutti i cuochi bravi che vanno in ospedale e rifanno i menù degli ospedali. Una roba semplice, però di qualità. Son capaci tutti a far da mangiare con l’aragosta, il mango, i granchi di fiume e il formaggio erborinato. No, che ti portano ste puree, già che tu sei pallido, e la purea è più pallida di te. Ma che venga, che ne so, Barbieri. Mi faccia una purea arcobaleno, con fantasia di spinacio e tagliata di pinoli o Bastianich che mi manteca. Basta poco. Non avresti voglia di vedere Cannavacciuolo che tira una papagna ad uno e dice: “Ma servila un po’ bene sta roba qua, impiattalo con amore.”.
Non vogliamo più vedere Carlo Cracco in bagno. Vogliamo vedere Carlo Cracco al trombautologico che dice: “Ma sta sogliola alla mugliaia.”. Per esempio, Carlo Cracco che lavora molto con la cucina molecolare, prende l’azoto, pompa i finocchi. Sarebbe utile per gli ospedali, fai la gara tra gli ospedali e conviene. Dove vai a farti operare? No, io vado a farmi operare al Gradenigo. Ahhh è un 4 stelle Michelin! Si, pensa che c’è pure il sommelier che ti porta le urine. Sarebbe bellissimo.
29 Gennaio 2018 /
Si sono d’accordo. Quando mio nonno era all’ospedale i pranzi erano veramente tristi.
Le pentole manco le mie stanno sui fornelli? La carta igienica?? Grazie che mi fai sorridere sempre.❤️ Un bacio
29 Gennaio 2018 /
Quoto su tutta la linea… per i pazienti in primis… che quanto meno devi invogliargli a mangiare e a riprendersi ( i grandi e nel mio caso anche i piccoli… perché si potrebbe aprire un mondo), ma anche per il personale che usufruisce di quella mensa… perchè ci sono cose che sono al limite della commestibilità… speriamo che ti ascoltino!!!
un abbraccio!
29 Gennaio 2018 /
Sei stata grande come al solito, condivido pienamente!???
Tutto il resto mi ha fatto riderissimo, soprattutto la carta igienica gran finalel???
Ma il kit padella, fornelletto e sasso è quello di Tosco? Ne aveva parlato alla bomba e aveva pure messo il video su Facebook scocciato perché non stavo in equilibrio. È geniale quanto te!?????
Un abbraccio forte, ti voglio bene!??❤❤
29 Gennaio 2018 /
Simpaticissima ieri.. e che precisetti Fabio con quella padella!!!! Solo lui poteva avere la pazienza di farla stare su ???
30 Gennaio 2018 /
Cara Lucianina sei sempre il top!
Ti segnalo questo progetto dello chef tristellato Niko Romito, troverai molto materiale in rete
https://www.youtube.com/watch?v=GGiJneKN8v0
https://www.laboratorioreale.it/intelligenza-nutrizionale/
https://www.youtube.com/watch?v=QwLP3_STLA8
Potrebbe essere l’inizio di un protocollo da usare per il settore pubblico e chissà un giorno…sono di Castel di Sangro, ma non sono di parte se ti sottolineo la sensibilità di Niko Romito per certi argomenti.
Sei sempre fantastica!
30 Gennaio 2018 /
Cara Luciana, a volte i desideri si avverano e il tuo appello sugli ospedali è già stato esaudito 🙂 da due anni ci pensa, infatti, Officine Buone Onlus a portare gli chef in corsia con il progetto Special Cook, il primo talent di cucina realizzato negli ospedali che vuole offrire un momento di svago a chi si trova in una situazione di difficoltà e un supporto formativo per educare i pazienti verso una corretta alimentazione, dimostrando che la cucina sana può essere anche di qualità.
Gli chef donano il proprio talento cucinando per i pazienti che, oltre a mangiare i piatti elettorati per loro, sono anche chiamati a giudicare le ricette e a votare il loro chef preferito.
Milano, Roma, Catanzaro e Torino sono le prime città coinvolte nel progetto dove sono state realizzate 16 tappe e coinvolti più di 20 chef ma il talent ha varcato anche confini nazionale arrivando fino a Madrid !
Il prossimo appuntamento è il 16 febbraio ore 14.00 presso l’Ospedale Niguarda di Milano, noi ci saremo e naturalmente ti aspettiamo !
31 Gennaio 2018 /
La carta igienica è spettacolare ma il meglio l’ho trovato l’altro giorno al LIDL: le salviette intime marchiate “lupilu” roba da Cettola Qualunque…
Non riesco a mandarti la foto ma seti fai un giro al LIDL di Via Sansovino le trovi ancora in offerta tra pannolini, traversine e cotton fioc.
31 Gennaio 2018 /
La carta igienica è spettacolare ma il meglio l’ho trovato l’altro giorno al LIDL: le salviette intime marchiate “lupilu”
https://upload.forumfree.net/i/ff12418483/20180130_184046.jpg
5 Febbraio 2018 /
Luciana cara, io ho scovato la carta igienica Vanto…si commenta da sola
3 Maggio 2018 /
Ciao Luciana, il tuo articolo ci tocca particolarmente. La nostra e’ una Onlus che realizza ormai da due anni dei contest di alta cucina negli ospedali. Ci farebbe molto piacere invitarti ad una delle prossime date ed averti come ospite e giurato tecnico 🙂
Scrivici a [email protected]
Ancora complimenti per l’articolo!