Parliamo di noi italiani, della nostra politica. Nella campagna elettorale quello di cui si parla di più sono le tasse: ci sono quelli che dicono che l’abbasseranno del 10%, chi dice del 20%, chi del 30% e adesso aspettiamo uno che dica: “È lo Stato che paga le tasse a noi.”. La volta scorsa io avevo chiesto alle istituzioni un garante della minchiata, che stava lì a selezionare le fake promesse e diceva questa promessa non è realizzabile. Ebbene, nessuno mi ha ascoltata. Allora, mi è venuta in mente un’altra idea. Propongo la regola del riscontro, che è la seguente: allora, tu politico prometti quello che vuoi. Se sei talmente sicuro che la tua promessa potrai realizzarla, alla fine dovrai pronunciare questa formula “ci scommetto le balle”. Se dopo 6/8 mesi non sei riuscito ad ottenere quello che vuoi, arriva un tecnico castratore di tori, ti fa l’epidurale e la risolviamo così.
Auspico, quindi, la nascita di un nuovo partito: il PCC (piccole cose certe): un partito che si occupi delle minchiatine e che le realizzi, quelle piccole cose che ci fanno venire la rogna tutti i giorni. La prima cosa i plaid, le copertine in cui ti imbozzoli per guardare la televisione, ti sistemi e ti escono sempre i piedi. Puoi prendere il plaid all’Ikea, puoi comprarlo alla Conad, al supermercato o al mercato, puoi comprarlo di pile, di lana, ma i piedi stanno sempre fuori: Evaristo il piede sinistro, Ernesto il piede destro. Io ho tutto quello che si slonga, si slarga è uguale. Allora, io propongo i plaid col marsupio al fondo che noi mettiamo dentro i piedi e rimaniamo inchiandolati.
Seconda cosa i titoli di coda alla fine dei film alla televisione che uno vuole leggerli e passano velocemente. Anche con tutta la buona volontà, ti cala la cataratta. Allora, mi spiegate a cosa serve mettere i titoli così? O li mettete normali o non li mettete.
Altra cosa le repliche delle puntate dei telefilm soprattutto che mandano in estate, e chi le vede? Le persone che non vanno in vacanza, magari gli anziani o le persone che sono malate. Potete mettere delle trasmissioni decenti e non la milionesima replica della Signora in Giallo che non era ancora andata in menopausa?
Altra cosa i feltrini delle sedie, quei feltrini lì non stanno fermi, si scocciano a stare infeltrinati, viaggiano e dopo 5/10 minuti li vedi che passeggiano per la casa, sui tappeti, incollati al muro ecc. Sono un po’ come i cerotti che lo metti lì e ti sale praticamente nelle mutande. Allora, la proposta è: sediaioli, artigiani della qualità fate delle sedie per piacere, che siamo già pieni di divani, con i feltrini sotto, incorporati.
5 Febbraio 2018 /
Grandissima Lucianina, se fondi questo partito mi faccio subito la tessera!??? un grande abbraccio, ti voglio bene!??❤❤
5 Febbraio 2018 /
Hahaha, #lucianinainparlamento ! Io sono un tuo sostenitore!
Grasse risate anche ieri sera! Complimenti ?❤❤
Ti voglio bene!
5 Febbraio 2018 /
Voglio anche io questo nuovo partito: PCC ? Ciao bella❤️
5 Febbraio 2018 /
E io ti sostengo volentieri 🙂
Tutte piccolezze che ci migliorerebbero le giornate ❤️
6 Febbraio 2018 /
Potrebbe essere utile scrivere il contenuto del flacone dello shampoo/balsamo in modo da vederlo quando si è sotto la doccia con gli occhi bagnati
13 Febbraio 2018 /
Ciao Luciana!
Per favore, chiedi al Partito delle Piccole Cose di obbligare chi stampa le copertine dei libri di farlo tutti nello stesso senso.
Sul fianco dei libri il titolo una volta è scritto da sotto a sopra e una volta da sopra a sotto e quando cerco un testo sugli scaffali della mia libreria o in biblioteca, muovo sempre la testa di qua e di là, in su ed in giù..
Almeno così starei piegata tutta da una sola parte, fino alla fine della mensola.
Non ci eviterà il torcicollo, ma lo svitamento del collo sì! 🙂
26 Febbraio 2018 /
Ovviamente voto PCC e vorrei inserire nel programma un’altra Piccola Cosa Certa che a pensarci bene piccola non è:
EGREGI STIMATISSIMI DOTTORI DELLA MUTUA E SPECIALISTI VOGLIAMO FINIRLA DI SCRIVERE LE RICETTE IN OSTROGOTO ANTICO DEL BASSO PELOPONNESO CHE QUANDO DEVI LEGGERE A CASA QUANTE PASTIGLIE PRENDERE TI VIENE UN TRAVASO DI BILE? questa combutta tra medico e farmacista deve finire. Abbiamo bisogno di sapere come assumere i farmaci. Grazie!
12 Marzo 2018 /
Ciao Lucianina,
avrei una proposta per il tuo partito PCC.
Ti è mai capitato di dover attendere delle ore nella sala d’attesa di un medico o un avvocato? Sai perché succede? Perché questi signori adottano il metodo dei “pecorai”: fai entrare tutte le pecore nel recinto e poi le mungi/tosi una ad una. Tu non lo sai, ma se lo chiedi agli altri pazienti, scopri che ti hanno dato appuntamento alle 16 insieme ad altre 11 persone. Ed il medico è solo uno. Tanto tu non hai un c…o da fare, il tuo tempo non vale nulla (il loro vale oro) e puoi attendere anche tutto il pomeriggio, proprio come una pecora. Perché non insegniamo a questi pecorai… ehm medici come organizzare le visite dei propri pazienti? In altri paesi del mondo fanno così: la prima visita dura sempre un tempo fisso (es. 15 minuti) e serve per effettuare un’anamnesi e/o una diagnosi e fissare la terapia e gli interventi successivi. Quindi il medico, conoscendo la durata della prima visita, può fissare con facilità l’appuntamento con il successivo paziente. Dopo la prima visita, il medico sa quale intervento effettuerà al paziente nella visita successiva, quindi potrà calcolarne la durata e quindi potrà fissare l’appuntamento con il successivo paziente. Facilissimo. Nello studio del mio dermatologo ad esempio, con un time-sheet pieno di clienti per tutto il giorno, in sala d’attesa c’è sempre una sola persona. Ed alle 16 il medico arriva puntuale e sorridente e ti invita nel suo studio. E i pazienti che arrivano in ritardo saranno costretti a chiedere un nuovo appuntamento. Sempre che il medico glielo dia!